amore al profumo di lavanda by bridget asher

autore:bridget asher [asher, bridget]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Poco dopo Julien assistette a quello che si può descrivere solo come un attacco di shopping frenetico. Avevo promesso a Charlotte che prima o poi le avrei comprato qualcosa di carino nelle boutique di Aix, convincendola che gli acquisti al supermercato ci avrebbero soltanto traghettato fino a quel momento. Lei si era fidata, mi aveva dato la sua taglia e lasciata libera di scegliere. «Nel dubbio, prendi il nero», aveva detto, dandomi una pacca leggera sulla spalla.

Al Monoprix comprai di tutto: biancheria per Abbot, reggiseni, scarpe, qualche abitino stretch taglia unica, spazzolini da denti, spazzole per capelli e vitamine. Visto che la nostra cucina era fuori uso, comprai del cibo che non aveva bisogno di essere cucinato, compreso un gigantesco vaso di Nutella, della quale Abbot si era innamorato, e una confezione di pâté, solo perché era in offerta e i francesi sembravano farne incetta. Acquistai una macchina fotografica, degli adattatori per le prese di corrente e un caricabatterie universale per i cellulari. Non me la sentivo di procurarmi un altro telefono. L’idea di affrontare i dettagli di un contratto in francese mi atterriva. Ci saremmo fatti bastare quello di Charlotte.

«Mi sento così americana», dissi mentre tornavamo a casa, l’auto piena di sacchetti di plastica riciclabile che sbattevano nel vento.

«Un’invasione», ribatté lui.

«Uno sbarco in Normandia.»

«Sei sbarcata.»

«Ho dovuto.»

«Churchill è fiero di te.»

«A mia difesa, posso dire solo che non mi è piaciuto.» Non mi era piaciuto, infatti. A parte il pâté, era stato un compito gravoso. Mi sentivo americana in parte perché il Monoprix era così americano: grande, arioso, fluorescente.

«Per farti sentire più francese, ti porterò in pasticceria. Potrai comprare del pane nostrano e vedrai che ti sentirai meglio.»

Julien si inoltrò nelle stradine strette e tortuose di Puyloubier. Svoltò in una laterale e si fermò davanti a una piccola pasticceria che vendeva anche pane.

Una pasticceria.

Tutto a un tratto mi resi conto di non volerci entrare. A parte il Cake Shop, da quando Henry era morto non ero più stata in una pasticceria, e anche il Cake Shop lo avevo evitato il più possibile. Non ero forse venuta qui per allontanarmi dalle cose che mi pesavano? Non mi era concesso nemmeno questo piccolo sollievo?

Pensai di dire a Julien che quello era il mio mestiere, ma non ci riuscii. Avrebbe fatto domande, educate e banali, ma sarei stata costretta a entrare nei particolari. Non c’era modo, per me, di separare lavoro e amore. Ma io volevo raccontare solo quello che ero pronta a raccontare, e le domande potevano cogliermi di sorpresa. Temevo la natura capricciosa della memoria.

Ero sconvolta. Mi tremavano le mani. Le strofinai per liberarmi di quella brutta sensazione. Mi convinsi che la cosa più semplice era entrare e farla finita in fretta. Potevo ricorrere al mio occhio critico, come per la torta di nozze di Elysius e Daniel, e questo mi avrebbe dato obiettività e distacco, aiutandomi a superare la prova.

Smontammo dalla macchina ed entrammo nel piccolo negozio, in una casa di pietra con un tendone verde sopra l’ingresso, alla fine di una fila di altre case con enormi persiane verdi.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.